Ho accettato di perdermi.
L?ho fatto qualche anno fa. Forse?
Prima l?ho sentito, poi l?ho pensato, poi l?ho detto tante volte e poi l?ho fatto.
Lo avevo dimenticato perché dopo che ti sei perso non ti ricordi più niente.
È questo che lo fa sembrare così terribile e credo sia questo che tutti combattiamo.
La paura di perdere il controllo.
Il controllo su che cosa poi?
Su come appariamo agli altri, sulle nostre certezze, sulle nostre emozioni.
Ci siamo fatti comprare per un libretto di istruzioni.
Perdersi è come formattare il disco fisso.
In realtà continui a sapere come si guida una macchina o come si compila un modulo.
Riconosci i tuoi parenti e amici, la strada di casa e la commessa del supermercato.
Ma ti mancano i riferimenti.
È giusto?
È sbagliato?
Chi ha ragione?
Chi sta mentendo?
Già non lo sapevo prima? ora proprio è buio pesto.
Ma l?ho fatto, ho lasciato la presa.
E soffro, anzi, più che altro fatico.
Ma è già da un po? che sto qui e inizio a vedere apparire qualcuno che volente o nolente sta vendendo a farmi compagnia.
La pandemia ha fatto sciogliere un bel po? di certezze e chi non voleva saltare è salito sulla scialuppa di salvataggio.
Molti ancora sono in cabina a pettinarsi e a prepararsi per la cena, ma il Titanic non aspetta!
Arrivederci ?idee chiare?, arrivederci ?piani per il futuro?, arrivederci ?farò la cosa giusta??
Vi aspetto qui, dove non c?è niente di fermo e sicuro.
Dove gli ideali sono fatti di vento e dove i castelli sono meravigliosi ma di sabbia.
Dove i cattivi sono solo buoni venuti male e non c?è mai un colpevole a salvarti.
Non è male, ma io l?ho scelto.
Forse piombarci dentro non è il massimo, ma se volete io sono qui!
Sempre di sabbia ho costruito un ufficio informazioni e vi posso dare una mappa, che ovviamente è sbagliata e si autodistruggerà entro dieci secondi.
La cosa figa, e per questo vi invito a restare, è che dopo un po?, dopo che ti sei disintossicato da quello che credevi fosse il tuo mondo, inizi a sentire odore di buono, l?aria diventa fresca e senti una gioia che somiglia a una nuvola.
Nel mio mondo le parole sono folletti, portano dentro una grande magia, anche se non conoscono la verità e spesso mi prendono in giro.
Ma una parola per questa gioia forse io ce l?ho.
Io la chiamo Pace.