Alcuni attimi sono preziosi.
Esplodono di sensazioni che solo le parole possono fotografare.
Sono solo momenti, perfetti ma solo momenti.
Quelli in cui hai chiara la sensazione di differenza tra emozione e stato dell?essere.
L?emozione ti cattura, ti rapisce, ti stravolge, di sconvolge.
Quella bella intendo.
È piacevole e ti viene voglia di averne di più.
Un obiettivo raggiunto, una soddisfazione, un complimento.
Non basta mai, la cerchi ancora e ancora.
Mi piace, lo ammetto.
Ma lo stato dell?essere è un?altra cosa.
È il momento perfetto.
Dove stai bene mai senti che potresti rimanere così all?infinito.
Perché nello stato dell?essere non c?è il tempo.
Ci può essere il corpo, ci può essere anche qualcun altro oltre te, ci può essere un?immagine, un odore particolare, ma quello che fa la magia sei tu.
È una condizione speciale, dove la mente, il cuore e il corpo sono d?accordo su una cosa: la Vita ha un senso.
Anche se non lo capisci, senti che ha un senso.
Va bene tutto.
Quello che succede e quello che non succede.
Le persone che incontri e quelle che se ne vanno.
Quello che ti piace e quello che non vorresti.
Tutto è pulito dal giudizio e dalle aspettative.
Senti che sei solo un mezzo.
Niente di più.
Sei lo strumento che la Vita sta usando per realizzare se stessa.
E hai capito e la lasci fare.
Mi arrendo, fai quello che serve, quello che serve a realizzare ciò che sei, ciò che sono.
La lascio fare, ho fiducia.
Lei chiama e io rispondo.
Non faccio domande, so che non ce n?è bisogno.
La cosa strana è che questa sensazione è indipendente da quello che accade.
Anzi, mi capita più spesso quando sono triste o preoccupata.
Percepisco che dietro a queste sensazioni c?è qualcosa di grande.
Lo sento. Ne sento la forza e mi lascio trasportare.
Arrendermi è la mia forza.
Paradossale come me.