È il momento del non ce la faccio.
Del ?ho sbagliato tutto?, ?ho fatto soffrire chi mi ama?.
Inizia zitto zitto, così non me ne accorgo subito.
Fa il suo lavoro sotto la soglia e poi quando ha rosicchiato tutte le false certezze e l?impalcatura di apparenze inizia a traballare, si fa vedere.
Istintiva parte la caccia all?uomo.
Da dove viene, come si muove, ha dei complici?
Ma mi rendo conto che non serve. Ora me ne rendo conto.
O comunque mi sono rotta di fare indagini e analisi.
Userò la sua stessa medicina: non ce la faccio.
Te lo dico, caro Senso di Colpa: non ce la faccio più a sopportarti.
Non ti cercherò più, non ti inseguirò più, niente più domande o strategie.
Fa quello che cazzo ti pare.
Io mi siedo.
Me ne starò qui a guardare che succede.
Staranno tutti male a causa mia?
Perderò tutto quello che amo?
Rimarrò sola al freddo?
Tutti mi odieranno e si allontaneranno da me?
Vediamo? aspetto e guardo che succede.
Ma non mi voglio girare dall?altra parte, non voglio fare finta di niente.
Voglio stare a guardare il disastro che da anni mi prometti.
Se dovrò morire di dolore, allora morirò di dolore.
Ma fino all?ultimo riempirò i miei respiri di emozioni, i miei sguardi di attenzione e le mie parole di energia.
E poi scomparirò, dolcemente, come un sogno un po? sfocato che lascia un bel ricordo.
Oppure scomparirai tu, come un incubo interrotto, che lascia un senso di liberazione.